
Treviso – Città del Veneto da visitare
Treviso, città di palazzi e ville patrizie che si confondono con il verde di alberi secolari lungo corsi d’acqua incantevoli, il tutto racchiuso tra le mura cittadine.
Città da visitare in ogni stagione, respirando la vita cittadina e scoprendo gli incantevoli panorami nati dall’incontro dei numerosi fiumi di risorgiva che solcano la provincia con le architetture cittadine.
Una gentilissima struttura medievale in giuoco bizzarro con le chiare acque dei fiumi che l’attraversano e né le distruzioni di guerre né il cattivo gusto degli uomini riescono ancora a tramutare. (Giovanni Comisso)
COSA VEDERE A TREVISO
Il Duomo, Calmaggiore e la Fontana delle Tette
La cattedrale di San Pietro Apostolo è il principale luogo di culto di Treviso e sede della diocesi locale. Consacrata a san Pietro Apostolo, troneggia su piazza del Duomo con la sua facciata neoclassica. Conserva al suo interno l’Annunciazione Malchiostro, olio su tavola del maestro Tiziano.
Calmaggiore è la via più importante del centro storico di Treviso: elegante vicolo punteggiato di negozi, boutique e residenze storiche.
Calmaggiore porta da Piazza dei Signori a Piazza Duomo e quindi da sempre collega il cuore politico di Treviso con quello religioso. Si tratta di una bella passeggiata sotto i portici, tra vetrine, botteghe e boutique a simboleggiare l’ armoniosa convivenza tra passato, presente e futuro.
Nel cortile di Palazzo Zignoli è collocata una ricostruzione della famosa fontana delle tette: una piccola fontana sormontata dal busto di una donna, dai cui seni sgorga acqua. La statua originale, del 1559, è custodita in una teca nel Palazzo dei Trecento e merita una visita perché la fontana fu ideata per festeggiare il nuovo sindaco: ad ogni insediamento, per tre giorni, la fontana delle tette elargiva vino bianco da un seno e vino rosso dall’altro.
La Chiesa di San Nicolò a Treviso
Nonostante, la chiesa più grande della città e che sicuramente merita una visita è la Chiesa di San Nicolò, costruita nel XII secolo dai frati domenicani grazie ai lasciti di Benedetto XI.
Si tratta di uno degli esempi più importanti di stile gotico in Italia, dalle forme molto allungate e davvero suggestive nella loro semplicità. La chiesa è stata restaurata varie volte soprattutto dopo il bombardamento del 1944, ed oggi le sue grandi colonne che dividono la chiesa in tre navate sono decorate da preziosi affreschi di Tomaso da Modena e dai suoi allievi, che risalgono al XIV secolo. Sulla navata destra spicca un grande organo con le ante dipinte e il presbiterio ospita il monumento sepolcrale del Senatore Romano Agostino Onigo, il cui sfondo dipinto è attribuito a Lorenzo Lotto.
Piazza dei Signori
Piazza dei Signori a Treviso è il cuore pulsante, mondano e salotto buono dei trevigiani. La piazza sorge sull’antico punto d’incontro di epoca romana e nel corso del tempo ha svolto la funzione di mercato, luogo di discussioni politiche e culturali e anche da berlina.
Sulla piazza si affacciano eleganti portici, ristoranti, bar, negozi e boutique.Tre sono gli edifici che si affacciano sulla piazza e risuktano i più importanti della città: il Palazzo del Podestà, che risale al 1400, la Torre Civica e il Palazzo dei Trecento. Da Piazza dei Signori si apre Calmaggiore, la via principale di Treviso, che porta al Duomo: vicoletto di selciato, stretto da portici e case storiche, caratteristico e molto ben tenuto come tutto il centro storico di Treviso.
Palazzo dei Trecento
Palazzo dei Trecento, costruito nel 1210, domina la Piazza dei Signori e prende il nome dai 300 membri del Consiglio del Comune. Accoglie una splendida sala affrescata che si raggiunge attraverso la scalinata esterna. Fu danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, e salvato grazie all’astuzia di un sovrintendente che per promuoverne il recupero spacciò gli affreschi per opere del Veronese. Purtroppo il Palazzo è aperto al pubblico solo in occasione di manifestazioni, come ad esempio mostre o spettacoli.
Ancora oggi ospita le riunioni del consiglio comunale ed è uno degli esempi più importanti di architettura romanica della città. Piazza dei Signori ospita anche un edificio unico nel suo genere: si tratta della Loggia dei Cavalieri, una struttura ad archi dalla forma irregolare, aperta, costruita nel 1200 per permettere ai nobili di partecipare ai giochi di società.
Palazzo del Podestà e Torre Civica a Treviso
Il Palazzo del Podestà domina la piazza dei Signori a Treviso con la sua elegante facciata di mattoni rossi. L’edificio fu costruito nel XIII secolo e successivamente ricostruito più volte. Era la sede del Podestà oggi invece è noto come palazzo della prefettura e alle sue spalle si trova la Torre Civica, la torre più alta di Treviso, che con la sua struttura merlata domina la Piazza dei Signori.
Buranelli
Treviso, città d’acqua, nasce sul Sile, fiume che in poche decine di chilometri porta alla Laguna di Venezia, ed è attraversata da diversi canali interni. Subito dietro Piazza dei Signori, l’angolo più suggestivo della città, racchiuso tra due canali. Il primo è proprio il Cagnan, termine inizialmente riferito a tutti i canali interni ed in seguito attribuito a questo in particolare. Il secondo è il canale dei Buranelli, così chiamato perché vi arrivavano fin da Burano per vendere il pescato del giorno, in una sorta di piccolo mercato all’aperto. Buranelli è diventato il termine con cui ci si riferisce all’intera zona ed alla sua magia, tra ponticelli, finestre, portici e mulini.
Isola della Pescheria
L’isola della Pescheria (tre isolotti artificiali uniti in un’unica “piattaforma” circondata dal fiume Cagnan), che prende il nome dal mercato del pesce che vi ha luogo ogni mattina, si trova proprio nel centro di Treviso, sul fiume Cagnan Grando, ed è collegato al centro tramite due ponti che si attraversano a piedi o in bicicletta. Un’occasione per assaporare le tradizioni, la vita quotidiana di Treviso e per ammirare uno degli antichi mulini che servivano per lavare la piazza Monte di Pietà quando il mercato del pesce si trovava sulla terraferma.
La zona è sempre molto animata al mattino, durante il mercato, e la sera, quando aprono i numerosi ristoranti (con menu spiccatamente a base di pesce).
Passeggiata sulle mura di Treviso e i corsi d’acqua
L’antica Tarvisium di epoca romana era circondata da cinta muraria già dalla sua fondazione, e le mura hanno sempre protetto la città. Oggi le mura seicentesche di Treviso sono in gran parte percorribili e consentono una bella passeggiata sopraelevata. La loro ampiezza le rende adatte e sfruttabili anche e soprattutto per manifestazioni, tra le quali spicca il festival “Suoni di Marca” che ogni estate porta in città spettacoli gratuiti.
Una volta si poteva entrare in città soltanto attraverso le tre porte: Porta San Tommaso, Porta Santi Quaranta e Porta Altinia. Il Leone Alato di Venezia spadroneggia nei pressi delle Porte, a testimonianza che Treviso era l’avamposto più importante della Repubblica di Venezia sulla terraferma. A piedi o in bici sarà affascinante ammirare le ville affacciate sul fiume con gli antichi lavatoi sospesi, giardini e parchi. Lungo il percorso è impensabile non fare una sosta di piacere e culturale sul ponte di Dante, “dove Sile e Cagnan s’accompagna”, come dice il Poeta nel canto del Paradiso. Dal 1865 una stele ricorda il poeta della Divina Commedia.
Il Complesso di Santa Caterina a Treviso
Il complesso di Santa Caterina (che comprende chiesa e convento recentemente ristrutturati) è il polo principale delle rete dei Musei Civici di Treviso, che comprende anche il Museo Luigi Bailo e il complesso Ca’ Da Noal – Casa Robegan – Casa Karwath. La chiesa è un esempio di stile gotico, al suo interno affreschi realizzati tra il Trecento e il Quattrocento, mentre l’ex convento è aperto ai visitatori con due chiostri racchiusi nel verde e una sezione archeologica che testimonia la vita quotidiana dell’uomo fin da suo primo insediamento in queste zone 300.000 anni fa.
Zona Università
Dove prima si trovava un ospedale, grazie ad un’opera di restyling urbano degli anni 2000, ora si può ammirare un magnifico complesso di piazzette, locali, negozi ed ovviamente aule universitarie. Un grazioso ponticello di legno qui attraversa il Sile in una delle sue anse più belle.
La Restera – La ciclabile
Seguendo il Sile proprio da Piazza Università, lungo Riviera Santa Margherita ed oltre, vi troverete lungo l’antica “Restera“, argine in passato percorso dai buoi ed ora diventato una lunghissima passeggiata o pista ciclabile. Per una piccola fuga dalla città, o per una pedalata che vi potrà portare fino alla Laguna Veneta. Se vi spingete fino a Casier, non perdetevi una gita lungo il fiume su barchetta elettrica.
COSA MANGIARE A TREVISO
Treviso, che per antonomasia si lega a prodotti come radicchio e Prosecco, è ben altro e saprà deliziarvi con tante altre leccornie tipiche ed ineguagliabili. E’ assodato come i cavalli di battaglia in cucina restino il risotto col radicchio (e salsiccia) e il Prosecco DOCG, ma Treviso è una terra ricca di sapori che abbracciano mare e terra, dalla laguna alla collina. I piatti perciò sono vari e sostanziosi, gustosi e saporiti. Oltre al radicchio, scoprirete pesce e secondi di carne, accompagnati dai migliori vini italiani: Prosecco di Valdobbiadene, ma anche Cabernet, Merlot e Pinot Bianco e Grigio. Prima di sedervi a tavola non saltate il rito dell’aperitivo, possibilmente in compagnia, seduti al tavolino di uno dei bar di Treviso: oltre al Prosecco potrete variare chiedendo un’ombra (un bicchiere di vino) o uno spritz (long drink – aperitivo alcolico veneto), accompagnando il tutto con sfiziosi appetizers (crostini, tramezzini farciti, frittatine…). Tra i primi sono da non perdere la pasta e fagioli e la pasta fatta in casa, come bigoli all’anatra, gnocchi e tagliatelle. Tra i secondi menzioniamo la sopa coada, un piatto unico a base di pane raffermo e carne di piccione, e i pesci d’acqua dolce come trote, carpe, anguille. Per concludere in bellezza e dolcezza: un’abbondante porzione di tiramisù, dolce tipico nato proprio a Treviso.
LA MOVIDA TREVIGIANA
Treviso offre un’ampia scelta di locali adatti alla night life. I club e le discoteche del trevigiano, soprattutto nel weekend, si popolano di gente il cui unico pensiero è divertirsi. A Treviso e provincia il divertimento non manca mai, offrendo a chi la vive e chi la visita una gamma sortita di bar e caffetterie, irish pub, accoglienti ed originali birrerie, wine bar e cocktail bar dove trascorrere serate all’insegna della compagnia e dei peccati di gola.
Treviso è un gioiello d’altri tempi, che ha cura del suo passato e ha saputo fonderlo armoniosamente col presente. Ma tutto ciò che circonda Treviso è in egual modo curioso e appagante da visitare basti pensare alla deliziosa Asolo, la canoviana Possagno, la palladiana Maser, il naturalistico Montello. La Marca trevigiana regala storia, paesaggi, arte e avventura, tra dolci colli e vigneti che risentono dei profumi avvolgenti del mare.Ora che avete una panoramica generale di Treviso, non resta che decidere quale giornata destinare alla visita di questo gioiello indiscusso della Marca!
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