
Verona – Città del Veneto da Visitare
Verona viene definita la “Porta d’Italia“, perché anticipa a chi proviene da nord la bellezza del nostro Paese. E’ una delle città più romantiche del mondo e il suo il centro storico è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Questo riconoscimento consente alla città di spiccare come meta di interesse culturale internazionale senza temere il confronto col capoluogo di regione Venezia. Visitando la città sono evidenti le tracce romane, medievali, rinascimentali, scaligere, veneziane e asburgiche. Il drammaturgo e poeta Shakespeare l’ha scelta come ambientazione per una delle sue più famose opere drammatiche “Romeo e Giulietta”, e ha reso Verona una delle città d’Italia più gettonate dai turisti provenienti da ogni parte del mondo che si recano nel capoluogo per celebrare il proprio amore e quello dei due giovani sfortunati amanti.
Sede di concerti, ambientati nella celebre Arena, di cultura e di sogni d’amore. Verona è una città da vivere: dallo shopping ai musei, passando per edifici storici e divertimenti vari, Verona è il luogo ideale per una vacanza in ogni periodo dell’anno. Un concentrato di testimonianze artistiche, storiche e culturali completata dai sapori della cucina tradizionale e territoriale.
Cosa vedere a Verona
Piazza Brà
“..sul lastricato largo della Bra’ camminava una moltitudine di gente”
Goethe – Viaggio in Italia
Cuore pulsante di Verona, brulicante di gente, di giorno e di notte.
In Piazza Brà c’è il liston, il lastricato in marmo rosa della Valpolicella, lo stesso usato per costruire l’Anfiteatro romano (Arena che domina la Piazza). Sul liston i veronesi amano incontrarsi, passeggiare e godere di un aperitivo o un caffè in compagnia ammirando il brulichio del loro centro storico.
La piazza è impreziosita da monumenti e palazzi: al suo interno potrete vedere il Municipio, il Palazzo della Gran Guardia ed il famoso Anfiteatro, meglio conosciuto come l’Arena di Verona, considerata icona e simbolo della città insieme alla casa di Giulietta Capuleti. Questo antico anfiteatro romano, preceduto solo dal Colosseo e da quello di Capua, fu costruito intorno al I secolo e, come tutti gli anfiteatri, ospitava gli spettacoli dei gladiatori. Prende il nome dalla “rena”, la sabbia che si trova nella parte centrale su cui si svolgevano gli spettacoli. L’esterno è rivestito di mattoni e pietra veronese; l’interno, con il movimento concentrico delle gradinate, crea uno spettacolare effetto di maestosità. Molte leggende medievali narrano che la sua costruzione fosse da attribuire al demonio per via della monumentalità della costruzione, mettendo in dubbio che degli esseri umani avessero potuto costruirla. Da allora continua ad essere sede di spettacoli e concerti di numerosi artisti italiani ed internazionali: 30.000 posti a sedere, acustica perfetta, il più grande teatro lirico all’aperto del mondo durante la stagione estiva, sede del rinomatissimo Festival dell’Opera.
Sempre in piazza Brà potrete visitare il Museo Lapidario Maffeiano, famoso per essere uno dei musei pubblici più antichi d’Europa con le sue epigrafi etrusche senza pari.
Castelvecchio/Complesso del Museo di Castelvecchio
Il castello si trova sulla riva settentrionale dell’Adige e fu edificato attorno la metà del ‘300. Ci troviamo di fronte ad un interessante esempio di architettura militare del ‘300. il complesso può essere diviso in due parti: una ospita il cortile maggiore e la piazza d’armi, l’altra la reggia dove abitavano i signori, oggi sede del Museo Civico.
Infatti, a metà degli anni ’50 la fortezza è stata restaurata e trasformata in Museo Civico cittadino. Ancora oggi Castelvecchio ospita numerose collezioni di pittori e scultori veneti dal ‘300 in avanti con più di 200 opere che comprendono collezioni private di quadri, marmi, sculture e numismatica.
I ponti di Verona
Il fiume Adige attraversa e seziona in due parti la bella Verona. Molti ponti hanno subito la stessa sorte nel corso della storia: la distruzione da parte dei nazisti e la ricostruzione post guerra. Il più datato è il Ponte di Pietra, di epoca romana, che ancora oggi collega il Teatro Romano con il centro cittadino; ricostruito fedelmente sul modello originale dopo aver ripescato dal fondo del fiume Adige i blocchi di pietra e i mattoni. L’altro ponte rappresentativo è quello Scaligero, proprio di fronte al Castelvecchio costruito nella seconda metà del XIV secolo con 3 arcate disuguali, subì lo stesso destino del Ponte di Pietra e fu ricostruito nel 1951 con le pietre e i mattoni originali recuperati. Apprezzato per la vista prospettica e scatti mozzafiato della città, soprattutto al tramonto.
Medievale anche Ponte Navi, che collega la zona universitaria al centro cittadino. E ancora Ponte Nuovo, del 1179 è la prima versione in legno; tra il 1884 e il 1954, fu attraversato dalla rete tranviaria.
Ponte Aleardi dedicato al poeta Aleardo Aleardi conduce al Cimitero Monumentale. Il ponte fu eretto nel 1879, l’anno successivo alla scomparsa del poeta veronese. Fu eretto, dopo tre anni abbattuto da un’inondazione, ricostruito in ferro, successivamente cemento e terminato solo a guerra conclusa.
Porta Borsari
Costruita nel I sec. a.C., era l’unica porta della cinta muraria che permetteva l’ingresso alla città romana di Verona attraverso la via Postumia. Sull’architrave si legge un’iscrizione voluta dall’imperatore Gallieno nel III sec. d.C. per celebrare l’ampliamento della cinta muraria urbana. Il nome “Borsari” è posteriore rispetto all’edificazione della porta: fa riferimento ai “Bursari” ossia ai soldati di guardia che in età medievale erano addetti alle riscossioni delle gabelle vescovili. Porta Borsari e il corso omonimo sono oggi un corridoio di negozi, locali, bar, taverne.
Casa di Giulietta
La famosa dimora con balcone è situata in via Cappello. Il balconcino da cui, secondo narrazione, la giovane si affacciava per dialogare con l’amato Romeo è meta ogni giorno di tanti innamorati e cultori di Shakespeare e della sua drammatica commedia d’amore (ancora oggi vi si può salire). L’edificio è molto affascinante e ricco di storia, risale al XIII sec. ed è stato proprietà della famiglia Cappelletti. Proprio loro potrebbero aver ispirato i “Capuleti” tanto famosi per mano di Shakespeare. Altrettanto famosa è la statua bronzea di Giulietta, nel cortile interno della casa, alla quale turisti di tutto il mondo toccano il seno sinistro con auspicio di buona fortuna, scattano foto ricordo e lasciano lettere con dichiarazioni e consigli d’amore. La Tomba di Giulietta invece si trova in un antico convento di frati Cappuccini del XIII secolo in Via del Pontiere, 35.
Non lontano rispetto a “casa Capuleti” sorge la Casa di Romeo, che ha avuto meno fortuna rispetto alla casa dell’amata: oggi abitazione privata, a poca distanza dalle Arche Scaligere. Qui potrete ammirare sulla sua facciata un’iscrizione proveniente proprio dall’opera shakespeariana che recita: “Oh! Dov’è Romeo?… Taci, ho perduto me stesso: io non son qui e non son Romeo, Romeo è altrove”.
Piazza dei Signori
Dalla Casa di Giulietta si giunge in Piazza dei Signori attraversando l’Arco della Costa, che la collega a Piazza delle Erbe. Dalla sua volta pende una costola di balena, si dice sia lì dal XVII secolo. La leggenda vuole che quando una persona onesta e pura di cuore passerà sotto la “costa” questa si staccherà e cadrà a terra.
Simbolo del potere politico ed amministrativo della città, questa piazza vede un susseguirsi di edifici monumentali collegati tra loro da arcate e logge. Al centro della piazza si nota la statua raffigurante Dante Alighieri, che si rifugiò a Verona dopo esser stato esiliato da Firenze.
Piazza delle Erbe
Per secoli centro della vita cittadina di Verona. Durante il mercato, il sabato e la domenica, è il salotto della città, dove i veronesi si incontrano per far la spesa o per il rito dell’aperitivo. Già in epoca romana qui sorgeva l’antico foro. La piazza è piena di attrazioni: il Palazzo del Comune, la Casa dei Giudici e le cosiddette Case Mazzanti (un gruppo di case di origine medievale affrescate all’esterno), il Palazzo Maffei con le sue statue di divinità greche e la Casa dei Mercanti (sede dell’antica Corporazione di Arti e Mestieri).
Al centro si possono notare una fontana, soprannominata Madonna Verona, ed un capitello, detto Tribuna, un trecentesco baldacchino sotto cui sedevano i podestà per la cerimonia dell’insediamento e là prestavano giuramento i pretori cittadini. Su tutto svetta con i suoi 80 metri d’altezza la Torre dei Lamberti, con il suo campanile medievale ed il belvedere che si estende su tutta Verona, una posizione privilegiata da cui è possibile ammirare una panoramica mozzafiato dell’intera città.
Arche Scaligere
Proseguendo per un po’, nel cortile della chiesa di Santa Maria Antica, si innalzano le Arche Scaligere, complesso funerario che ospita le tombe dei membri più importanti della famiglia Della Scala. Per monumentalità e sfarzosità si distinguono quelle di Mastino II, Cansignorio e Cangrande I, a cui Dante dedicò il Paradiso della sua Commedia. Un’imponente cancellata in ferro protegge il monumento ma da giugno a settembre è possibile visitare l’interno.
Teatro Romano
Teatro Romano di Verona del I sec. a.C., ai piedi di Colle San Pietro, sulla riva sinistra del fiume Adige. Riportato alla luce solo nell’800, oggi rimangono la cavea e la gradinata, molte arcate di logge e importanti resti della scena.
Viene tuttora adoperato come spazio teatrale durante i mesi estivi, ospitando l’Estate teatrale veronese sin dal 1948.
Basilica di San Zeno
La leggenda narra che durante l’inondazione dell’Adige nel 589, l’acqua si bloccò sulla soglia di questa Chiesa sorta sul luogo di sepoltura del Vescovo Zeno. San Zeno, di origine africana, fu l’ottavo vescovo di Verona (362-380 circa) e convertì la città al cristianesimo. La Chiesa di San Zeno Maggiore è uno dei più grandi esempi dell’architettura romanica in Italia e l’attuale aspetto pare risalga al XII secolo. Oltre a conservare le reliquie del santo nella cripta sottostante, degne di nota sono le numerose sculture e pitture qui presenti come il magnifico trittico della Madonna in trono e Santi di Andrea Mantegna.
Cosa Mangiare a Verona
Verona, un luogo senza tempo, un gioiello del Veneto che non attrae turisti da tutto il mondo soltanto per la tragedia shakespeariana, ma soprattutto per le sue bellezze, i suoi vicoli, la sua atmosfera suggestiva e la sua cucina fatta di piatti tradizionali dal gusto unico.
Ecco i must culinari da non perdere assolutamente a Verona.
Pasta e Fasoi, piatto medievale tipico della cucina popolare, la tradizionale pasta e fagioli è stata ideata dalla creatività delle famiglie più povere della società durante l’antichità. Spesso il piatto viene arricchito con cotiche di maiale. I bigoli sono una tipica pasta veronese molto simile agli spaghetti, ma più spessa. Il loro nome curioso deriva dal dialetto “bigat” che significa bruco, per la loro forma. I bigoli sono più comunemente conditi con sugo alle sarde. Il Brasato di cavallo, questo piatto sembra risalire al 489 a.c. quando, per risparmiare nei momenti di carestia, la popolazione tagliava la carne a pezzi, la macerava nel vino e nelle spezie per prolungarne la conservazione. La polenta è immancabile sulla tavola dei veneti in generale ma soprarttutto su quella dei veronesi, sembra risalire al 1500. Oggi accompagna i secondi piatti, in particolare quelli in umido e gli arrosti. Gli gnocchi di patate risalgono alla metà del 1500 e sono un piatto tipico del carnevale veronese; una specialità gustosa che, secondo narrazioni popolari, pare aver salvato la città dalla carestia. I tortellini di Valeggio (sul Mincio), preparati con una sfoglia tirata sottilissima e ripieni di carne. Il bollito con la pearà è preparato con carne e verdure, servito con un purè di pane grattugiato e pepe (abbondante). Riso al Tastasal piatto tipico della cucina veneta e veronese, questo risotto è fatto con carne macinata, salata e pepata. Risotto all’amarone realizzato con ingredienti e prodotti provenienti dal Veneto come il riso Vialone nano, l’Amarone della Valpolicella con cui viene mantecato e il Monte Veronese grattugiato, un formaggio di latte vaccino prodotto in zona. Le Fritole, proclamate dolce nazionale dello Stato Veneto nel settecento e nello stesso periodo furono anche citate ne Il Campiello, commedia di Carlo Goldoni. Le frittelle sono un tipico dolce carnevalesco. Il Pandoro è uno dei dolci tradizionali di Verona e delle festività natalizie. Le sue origini risalgono all’800, quando il Pan de Oro veniva servito alle ricche famiglie venete.
Verona, a soli 50 minuti di strada dall’Agriturismo Villa Feriani, la città del turismo romantico che racchiude testimonianze artistiche, storiche e culturali che vanno decisamente al di là dell’arcinoto balcone.
Per vivere Verona potete scegliere l’accoglienza di qualità, la quiete e la comodità di Villa e Borgo Feriani. La posizione strategica del nostro Agriturismo vi permetterà di visitare tante perle del Veneto (Padova, Vicenza, Rovigo, Verona, Venezia, Treviso, Bassano, Marostica, i Colli Euganei e Berici…) sapendo di alloggiare in un locus amoenus fatto di natura e tranquillità, in cui deliziarsi del silenzio della campagna vicentina per il riposo serale e notturno, una ricarica per le intense giornate dedicate alla scoperta del territorio.